Apolide ‒ 2020
installation
wood, ground
supported by CBK Rotterdam – Charlois Aan Het Water Foundation
Per specie aliena invasiva s’intende una specie che, trasportata in modo volontario o accidentale al di fuori della propria area d’origine, s’insedia con successo in un nuovo territorio modificandone l’ecosistema preesistente. Ma, come direbbe Stefano Mancuso a proposito di piante: «A ben vedere, le piante invasive di oggi sono la flora nativa del futuro, così come le specie invasive del passato sono oggi parte fondamentale dei nostri ecosistemi». Da qui l’idea di realizzare una piattaforma di vegetazione randomica che si lasci trasportare dalle acque eleggendo l’apolidia a condizione privilegiata. In una dimensione dove i concetti di confine e proprietà si diluiscono (il mare), l’isola si muove verso un indeterminato altrove.
An invasive species is a species that, transported voluntarily or accidentally outside its area of origin, successfully settles in a new territory, causing some modifications of it. But, as the Italian neurobiologist Stefano Mancuso would say about plants: «On closer inspection, today’s invasive plants are the native flora of the future, just as the invasive species of the past are today a fundamental part of our ecosystems». Hence the idea of creating a platform of random vegetation that allows itself to be carried away by water, choosing statelessness as a privileged condition. In a dimension where the concepts of border and properties dilute (the sea), the island goes towards an indeterminate elsewhere.